Highlights

INGV - DPC/V3_2 2004 - 2006 (Concluso)

Campi Flegrei

Lo studio del sistema vulcanico dei Campi Flegrei viene effettuato a partire dai dataset di 1/registrazioni relative ai terremoti della crisi bradisismica 1982-1984 e di 2/dati di sismica attiva registrati durante l'esperimento SERAPIS.

Lo studio del sistema vulcanico dei Campi Flegrei viene effettuato a partire dai dataset di 1/registrazioni relative ai terremoti della crisi bradisismica 1982-1984 e di 2/dati di sismica attiva registrati durante l'esperimento SERAPIS (Zollo et al. 2003).
Le fasi sismiche riflesse/convertite registrate durante l'esperimento SERAPIS sono modellate per ritrovare le principali discontinuità sismiche crostali  dell'area dei Campi Flegrei e per ricostruire la loro morfologia e le posizioni in profondità. Lo studio viene condotto estendendo le convenzionali tecniche di processing di sismica a riflessione al dataset SERAPIS acquisito in modalità non convenzionale. Lo scopo è quello di aumentare la qualità dei segnali riflessi/convertiti nelle sezioni sismiche in cui la presenza di multipath, di fasi principali molto energetiche, di fenomeni di diffrazioni e scattering rende difficoltosa la loro individuazione. Sulle fasi riflesse PP e PS individuate viene effettuata un'analisi Amplitude Versus Offset (AVO) per ricavare informazioni sulla litologia del mezzo di propagazione.     
Per la determinazione di un modello di velocità 3D proponiamo un metodo tomografico alle doppie differenze in cui vengono considerati sia i tempi di primo arrivo che i ritardi. La tecnica fa uso di un approccio linearizzato iterativo in cui, ad ogni step della procedura d'inversione, i tempi di primo arrivo P e S vengono invertiti simultaneamente per ricavare sia le posizioni ipocentrali dei terremoti che i parametri del modello di velocità. Il modello 3D potrà essere utilizzato per la localizzazione dei terremoti nell'area attraverso tecniche di ricerca globale non lineare con approccio probabilistico (Lomax et al. 2000).
Un'inversione gravimetrica 3D verrà condotta per aumentare le conoscenze gravimetriche che attualmente vengono ricavate dai modelli disponibili relativi ad inversioni 2D e 2.5D I modelli 3D di velocità tomografici saranno usati per meglio vincolare i modelli 3D dell'area. Per l'inversione verrà usata una tecnica sismo-gravimetrica sequenziale con una parametrizzazione 3D del modello che prevede la presenza di gradienti di densità.  

Durata

1° Giugno 2005 – 31 Luglio 2007

Ente Finanziatore

Dipartimento della Protezione Civile
(Attuazione dell’Accordo di Programma Quadro tra il Dipartimento della Protezione Civile e l’INGV - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia)

Partners

  • CNR-IREA
  • Università di Bologna
  • Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
    Roma 1, Osservatorio Vesuviano
  • Università degli Studi di Napoli "Federico II"
  • Università di Monaco
  • Università di Roma Tre
  • Università di Chieti
  • MARS
  • Università di Perugia
  • Università di Pisa
  • CNR-IGG
  • Università di Trieste