Nella Regione Campania le faglie attive di maggiore interesse e pericolosità sono ubicate nell'area irpina. La progettazione e realizzazione di una rete sismica multicomponente in tale area risulta quindi di fondamentale importanza per la mitigazione del Rischio Sismico sull'intero territorio regionale.
La configurazione prevista (geometria ed hardware) della rete permette di ricostruire con estremo dettaglio l'immagine spaziale e l'andamento temporale della sorgente sismica di terremoti di magnitudo piccola, moderata e forte prodotti in area Irpina. L'effetto cumulativo di molteplici eventi (anche di magnitudo piccola e moderata) può causare indebolimenti e danni alle strutture. La riproduzione fedele del moto sismico conseguente ai terremoti generati in tale area, permetterà quindi di monitorare (nel tempo su scala spaziale dettagliata) lo stato di edifici ed infrastrutture mediante la simulazione del moto del suolo nei siti in cui sono localizzati.
Il progetto consisterà nella sperimentazione di un sistema integrato hardware-software per il rilievo sismico alla sorgente che, in occasione di terremoti di prefissata soglia di energia, consentirà di avere per un sito specifico la stima in tempo quasi-reale di specifici parametri di interesse per gli ingegneri (PGA, PGV, l'intensità di Arias, ordinate spettrali), utili alla valutazione degli effetti su strutture ed edifici ivi ubicati, che contribuiranno a formare un data-base della sismicità dell'Irpinia per il sito considerato.
11 settembre 2002 – 11 Maggio 2006
Regione Campania
Programma Operativo Regionale Campania 2000-2006
Asse prioritario di riferimento 3 – Risorse Umane – Misura 3.16
(Centro Regionale di Competenza “Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale”)
Università degli Studi di Napoli “Federico II” - Dipartimento di Scienze Fisiche
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - Osservatorio Vesuviano (CISSA)