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Terremoti, è Safer la spia antisisma (Lug.2006)

Il Denaro, Cultura & Ricerca 

IL FATTO
L’assessore alla Università, Ricerca Scientifica e Innovazione Tecnologica della Regione Campania, Teresa Armato, inaugurerà il convegno che segnerà l’inizio del Progetto Europeo Safer (Seismic Early Warning for Europe), promosso dalla Amra Scarl, società consortile a capitale interamente pubblico nata come risultato finale del Centro Regionale di Competenza sull’Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale.Massimo D’Apuzzo, Presidente del Polo delle Scienze e delle Tecnologie della Federico II, rappresenterà l’Università di Napoli Federico II. I lavori avranno inizio domani 2 luglio alle ore 14 al Centro Internazionale per la cultura scientifica Villa Orlandi ad Anacapri e termineranno martedì 4.

di Tiziana Rossi

Il progetto, finanziato dalla Comunità europea nell’ambito del Sesto Programma Quadro, ha tra gli obiettivi principali lo sviluppo di tecnologie innovative per la riduzione in tempo reale (early warning) dei danni prodotti dai terremoti in quattro città europee (Istanbul, Bucarest, Atene e Napoli) e in una città dell’Africa Settentrionale (il Cairo).
Per quanto riguarda la città di Napoli, il progetto è basato sulla rete sismica istallata dal Centro Regionale di Competenza Amra nell’Appennino campano-lucano, la quale consente di rilevare le prime onde emesse da un terremoto locale entro pochi secondi dall’inizio della frattura e, attraverso un sofisticato sistema di elaborazione e trasmissione, di inviare un segnale con un anticipo di secondi o decine di secondi prima dell’arrivo delle onde distruttive.
Questo brevissimo intervallo di tempo può essere utilizzato per attivare delle procedure automatiche, quali la interruzione del rifornimento del gas, la interruzione del traffico ferroviario ad alta velocità o del traffico su viadotti particolarmente esposti, fino all’attivazione di sistemi di controllo per l’isolamento di strutture che è necessario mantenere in funzione durante e immediatamente dopo l’evento sismico (ad esempio le camere operatorie degli ospedali, i centri di rianimazione, ecc.).
Ciò consente di evitare o, almeno limitare, i cosiddetti effetti a cascata, quali incendi, incidenti industriali, ecc. che spesso sono stati la causa principale di danni economici e perdite umane.
Amra fornirà al progetto un contributo sinergico di sismologi, coordinati da Aldo Zollo del Dipartimento di Scienze Fisiche della Federico II, e ingegneri, coordinati da Gaetano Manfredi, del Dipartimento di Analisi e Progettazione delle Strutture della Federico II.
Il progetto Safer è coordinato da Jochen Zschau, del Geoforschung Zentrum di Potsdam, Germania, insieme a Paolo Gasparini, dell’Università Federico II e Presidente di Amra scarl e a Gerossimos Papadopoulos dell’Osservatorio Nazionale di Atene.
Al progetto partecipano 19 Unità di Ricerca appartenenti a 10 paesi europei, l’Università di California a Berkeley, l’Università nazionale di Taiwan, l’Istituto Nazionale di Ricerca Geofisica e Astronomica del Cairo e l’Istituto Nazionale per le Scienze della Terra e per la Prevenzione dei Disastri di Tokyo. Gli altri partecipanti italiani sono L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e la Selex Communication, che curerà uno studio di fattibilità sui problemi di sicurezza nella trasmissione dei segnali.
1-07-2006