Highlights

Mappe di scuotimento nell’immediato post-evento: come includere sorgente e propagazione complesse

Università degli Studi di Napoli "Federico II", Dottorato di Ricerca in Rischio Sismico XVII Ciclo, 2005
Maria Lancieri

Abstract

Il presente lavoro di tesi si colloca nell'ambito dello studio deterministico della pericolosità sismica che entra nel contesto più generale della valutazione del rischio sismico, il cui fine è quello di mitigare il danno sismico legato ad eventi futuri.
L'approccio deterministico studia l'effetto di un unico evento per arrivare ad una descrizione della pericolosità  di tipo scenario. In tale approccio la pericolosità  sismica viene stimata simulando il moto del suolo in un particolare sito in esame e valutando il valore assunto dai parametri strong motion di interesse ingegneristico.
Lo studio deterministico di probabilità  ha come nucleo centrale la simulazione di forti terremoti, il cui strumento teorico di base è il teorema di rappresentazione. Tale teorema afferma che il moto del suolo registrato sulla superficie di un mezzo elastico generato da una sorgente posta al suo interno è descrivibile come la combinazione del contributo di sorgente e della risposta del mezzo di propagazione ad una sollecitazione impulsiva (funzione di trasferimento o di Green del mezzo).  Da tale enunciato deriva la possibilità di trattare separatamente le problematiche connesse allo studio della sorgente sismica e della propagazione delle onde dalla sorgente al ricevitore.
Tali tematiche sono state affrontate nel presente lavoro di tesi; in particolare nella prima sezione è stato affrontato il problema della descrizione della sorgente sismica, mentre nella seconda è stato trattato il tema della modellazione del mezzo di propagazione.
Nei primi capitoli del lavoro di tesi viene proposta una tecnica di simulazione  del moto del suolo basata sul modello di Haskell, la faglia viene modellata con una serie di sorgenti puntiformi disposte a profondità ipocentrale lungo una linea con direzione parallela allo strike. I tempi di nucleazione di ciascuna sorgente dipendono dalla velocità di rottura assunta. Il metodo è  stato applicato al terremoto dell'Irpinia del 23 novembre 1980.
Nella seconda parte del lavoro di tesi viene proposto un metodo per modellare il contributo di propagazione in campo completo per un mezzo unidimensionale (strati piani paralleli) ottenuto a partire dall'informazione a basse frequenze portata dai terremoti di piccola magnitudo (funzioni di Green empiriche).

 

Full Article

{mosimage}

pdf download