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Esteso strato di magma sotto la caldera dei Campi Flegrei (Giu.08)

Individuato un esteso strato di magma parzialmente fuso sotto la caldera dei Campi Flegrei (Giu.08)

La prestigiosa rivista scientifica "Geophysical Research Letters" pubblicherà nelle prossime settimane l'articolo: "Seismic reflections reveal a massive melt layer feeding Campi Flegrei caldera" di Aldo Zollo, Nils Maercklin, Maurizio Vassallo, Dario Dello Iacono, Jean Virieux e Paolo Gasparini.

L'articolo scientifico, i cui autori sono quasi interamente ricercatori del Rissc-Lab, contribuisce ad una migliore comprensione dei meccanismi di risalita e residenza dei magmi nella crosta terrestre e fornisce elementi utili alla realizzazione di scenari realistici di possibili eruzioni dei vulcani napoletani.

La caldera dei Campi Flegrei è un vulcano ad alto rischio che minaccia la città di Napoli ed i circa 2 milioni di abitanti che la abitano. L'area flegrea è stata infatti interessata negli ultimi 30 anni da un'attività microsismica diffusa e da intensi fenomeni bradisismici che la rendono ad alto il rischio vulcanico.

In questo studio, utilizzando metodi di esplorazione sismica del sottosuolo, i ricercatori hanno rivelato l'esistenza di uno strato superficiale fratturato e permeato da gas. A profondità di circa 8 km sotto i Campi Flegrei viene inoltre identificato il sistema di alimentazione profondo del vulcano, nella forma di un ampio strato di magma parzialmente fuso.

Uno strato magmatico dalle caratteristiche simili è stato osservato, sempre con metodi sismici, sotto il vicino vulcano del Vesuvio: l'analogia con la geometria, la profondità, l'estensione laterale e lo spessore degli strati di magma ritrovati ai Campi Flegrei ed al Vesuvio suggerisce la possibilità che un singolo, continuo serbatoio magmatico profondo alimenti entrambi i vulcani.

Rassegna Stampa:
UNINA-web news

(5 Giugno 2008)