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Aldo Zollo, nomina a Commendatore della Repubblica (Feb.2007)

Il Quirinale premia gli scienziati napoletani

Il riconoscimento agli scienziati napoletani arriva dal Quirinale.
Direttamente da Giorgio Napolitano, il presidente della Repubblica, che tra la sera di lunedì e la mattina di martedì ha deciso «motu proprio» di conferire cinque titoli di commendatore e otto di cavaliere della Repubblica a tredici scienziati campani. Decisione innovativa che parte da un’attenta riflessione del Presidente.

L’assegnazione di queste importanti onorificenze ha voluto premiare l’alto valore morale del gruppo del Tigem e sottolineare che il Polo scientifico di Napoli, la sua città, per i riconoscimenti già ottenuti con i suoi giovani studiosi, è perno della ricerca non solo italiana, ma dell’Europa e del mondo. L’elenco dei cinque commendatori è aperto dal professore Andrea Ballabio, 50 anni, ordinario di genetica alla Federico II, direttore del Tigem, nominato l’altro ieri dal overnatore Bassolino direttore del Biomedical Research Campus, rifiutando l’incarico di direttore scientifico del San Raffaele di Milano. Gli altri commendatori sono Roberto Di Lauro, 54 anni, ordinario di genetica alla Federico II, Paolo Antonio Netti, 51 anni, professore associato di biomateriali alla Federico II, già docente al Mit di Boston. E ancora Marco Pagano, 51 anni, ordinario di politica economica alla Federico II, anche lui già docente al Mit di Boston, e Aldo Zollo, 46 anni, ordinario di geofisica alla Federico II che ha lavorato all’Institute de Physique du Globe a Parigi. Otto, e tutti giovani, i nuovi cavalieri campani. Alberto Auricchio, 38 anni, è il direttore del gruppo ricerca terapia genica malattie oculari al Tigem; Amelia Cimmino, 39 anni, lavora alla Seconda Università e all’Istituto di biofisica; Ivan Conte, 36 anni, lavora da tre anni al Cajal Csic di Madrid, ma è un validissimo «cervello napoletano» che torna in Italia, grazie a un contratto con il Tigem. Maria Pia Cosma, 35 anni, è una giovane docente di genetica che ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti; Mario Di Bernardo, 37 anni, è professore associato di controlli automatici presso la Federico II dov’è rientrato dopo un periodo di docenza a Bristol. Vito Mocella, 37 anni, è ricercatore dell’Istituto di microelettronica e microsistemi dell’Imm, Valerio Orlando, 47 anni, è un genetista rientrato dalla Germania e impegnato come ricercatore presso l’Igb. Giuseppe Perugino, 36 anni, lavora presso l’Istituto di biochimica delle proteine. Riconoscimenti che arrivano «a sorpresa» per i giovani scienziati campani che nei prossimi giorni saranno informati dalla segreteria della Presidenza della Repubblica della loro nomina a commendatori e cavalieri. «Sono stato dal presidente Napolitano all’inizio di febbraio - ricorda con commozione il professore Ballabio - per parlargli della mia scelta difficile. Siamo stati insieme per un’ora e ho scoperto una persona piacevole, interessante e interessata. È un politico che ascolta, il che è cosa rara. E in  uell’occasione ho avuto la conferma di essere al cospetto di una personaggio stratosferico, come Susanna Agnelli, alla quale sono legato in maniera affettiva.

Il presidente Napolitano si è accorto dello sforzo che si è fatto, e parlo in maniera impersonale perché in questo discorso includo quelli che mi stanno sopra - la Fondazione Telethon che ci ha seguiti negli anni in maniera trasparente e costante - e i miei collaboratori con i quali formo squadra. Quello che arriva dalla Presidenza della Repubblica è uno riconoscimento alla scienza napoletana».

(Bruno Buonanno, Il Mattino, 28 Febbraio 2007)

 

Rassegna stampa

 

La Reppublica, 28 febbraio 2007

"Stop alla fuga dei Cervelli, Napolitano premia i ricercatori"

"Il vaolre della conoscenza e i giovani"

News -Università di Napoli "Federico II"

"Cinque docenti dell'Ateneo diventano commendatori della Repubblica"