Highlights

Sviluppo di un sistema di monitoraggio sismico da fondale marino. Applicazioni all’area vulcanica dei Campi Flegrei

Università di Bologna "Ama Mater Studiorum", Dottorato di Ricerca in Geofisica XIX Ciclo, 2007
Maurizio Vassallo

Abstract

La sismologia è ancora oggi uno dei metodi d’indagine più efficaci per lo studio dell’interno della Terra, esso si basa sull’analisi dei sismogrammi registrati dalle stazioni sismiche distribuite sulla superficie della Terra. Un problema sismologico di particolare rilievo è la non uniforme distribuzione delle stazioni sulla superficie terrestre. Le stazioni delle reti sismiche sia globali che locali, vengono installate nelle aree continentali o sulle isole e non sui fondali oceanici e marini. Ciò a causa dei problemi tecnologici e di gestione
che sorgono all’atto dell’installazione e nella manutenzione di stazioni sismiche sui fondali. Se consideriamo che gli oceani coprono 7/10 dell’intera superficie terrestre, le lacune nella distribuzione delle stazioni sulla superficie del pianeta rendono incomplete e distorte le immagini dell’interno della terra ricavabili da studi sismologici e rendono inaccurate le mappe della sismicità globale. Le stazioni su fondale, quindi, costituiscono la naturale estensione delle reti sismiche attuali ed hanno come obbiettivo quello di renderle realmente globali.
Anche le reti sismiche regionali e locali potrebbero essere potenziate attraverso l’installazione di stazioni da fondale marino. Nel caso dell’area vulcanica dei Campi Flegrei, l’attuale rete di monitoraggio sismica è formata da stazioni distribuite prevalentemente lungo la fascia costiera e nell’intorno del cratere della Solfatara, dove è concentrata una rilevante parte della sismicità. Le strutture vulcaniche però si estendono anche a mare nel Golfo di Pozzuoli, come è confermato dalla presenza sia di attività vulcanica (fumarolica e sismica) che di strutture vulcaniche sepolte (banchi vulcanici, bordo calderico). L’introduzione di una o più stazioni sismiche in acquisizione in tempo reale sul fondale del golfo di Pozzuoli migliorerebbe le prestazioni della rete sismica esistente in quanto permetterebbe di localizzare con maggiore precisione gli eventi con epicentro nel golfo e abbasserebbe la soglia di detezione della rete per i terremoti con ipocentro nel golfo. Inoltre, l’uso di dati registrati su fondale consentirebbe di studiare pi`u efficacemente le strutture vulcaniche dell’area e la loro evoluzione nel tempo.

Full Article

{mosimage}

pdf download